sabato 6 ottobre 2012

Bands You Should Know: The Walkmen #1

Questo sarà il primo di una serie di post dedicati a delle band che secondo noi meritano di far parte della vostra colonna sonora.
La prima puntata la dedichiamo ad una band che è stata la nostra fissa dell'estate (e ci ha permesso di sopravvivere all'inquinamento acustico da Gustavo Lima ahhauhauhuhau)
Loro sono i The Walkmen e vengono un pò da New York un pò da Philadelphia. Non sono nati ieri, sono già attivi da dieci anni e al loro settimo album, noi li abbiamo scoperti con Lisbon (2010), ma ci hanno conquistati totalmente con l'ultimo album, Heaven, uscito in primavera. Un disco di cui è facile innamorarsi già alla prima traccia, un pezzo che ha un testo meraviglioso e speciale. E' difficile non sentire i brividi con la voce bellissima di Hamilton Leithauser che canta "Oh, golden dreams all lose they're glow / Oh, I don't need perfection, i love the whole /Give me a life that needs correction / Oh, Nobody loves, loves perfection..." 

"We' ll never leave
We can't be beat
The world is ours..."

Si sente subito che si tratta di un album in cui nulla è stato lasciato al caso. I Walkmen hanno voluto come produttore Phil Ek perché colpiti dal suo lavoro sugli album dei Fleet Foxes, soprattutto Helplessness Blues; Ek ha prodotto tanti bei dischi, uno su tutti Chutes Too Narrow dei The Shins.
Le tracce n.1, 9, 12 e 13 vantano la presenza di Robin Pecknold ai cori. 
Un disco confortante, dolce, rassicurante, e anche molto divertente, che restituisce o rinforza la fiducia nell'amore e nelle cose belle della vita. Forse farà anche bene ascoltare un disco pieno di vera e sincera vitalità, in un panorama musicale dove spesso i dischi più belli sono quelli pieni di discorsi esistenziali e delusioni. Questo aspetto della loro scrittura forse riflette anche la stabilità emotiva dei cinque membri della band, che sono tutti dei papà. 
A proposito del frontman, riportiamo le parole della recensione di Heaven su PitchforkIt helps that Hamilton Leithauser, with his oddly aristocratic presence, remains a magnetic frontman even when he's basically taking a song to make goo-goo noises at his one-year-old daughter (the lovely if borderline-saccharine "Song for Leigh".  Non sapremmo fargli un complimento migliore.

"Love is Luck", dicono. E l' amore che ci raccontano è quello che dura tutta la vita. L'amore che porta alla felicità, non alla sofferenza. La title track, Heaven, parla proprio di questo, di storie d'amore da raccontare ai propri figli.

Our children will always hear
Romantic tales of distant years 
Our guilty age may come and go 
Our crooked dreams will always flow 

Stick with me 
Oh you're my best friend 
All of my life 
You've always been 

Remember remember 
All we fight for 
Remember remember 
All we fight for 

Don't leave me 
Oh you're my best friend 
All of my life 
You've always been 
Don't leave me now 
You're my best friend 
All of my life 
You've always been 

Remember remember 
All we fight for 
Remember remember 
All we fight for.

Vi lasciamo con qualche bel link, perché sicuramente adesso avrete voglia di vedere e ascoltare





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