lunedì 31 dicembre 2012

I nostri dischi dell'anno 2012





















Sono stati con noi per tutto l'anno, durante l'anno, nei giorni, sempre presenti.
Ci hanno deliziato, meravigliato, stupito, fatto sentire vivi.
Belle novità e vecchie certezze, non cambia.
E' stato una buona annata con tanti bei dischi

Per l'anno prossimo chiediamo ancora più tempo per poter ascoltare...

Buon Anno

venerdì 14 dicembre 2012

WLT...Watch listen tell


Dunque per cominciare occorre ribadire alcuni concetti fondamentali.
- A noi piacciono le chitarre acustiche,
- le sessions acustiche e arrangiamenti superparticolari (Cori a cappella, suoni diversi e inusuali...)
- Gli Showcases esclusivi, magari immersi nella natura, all'aria aperta,  in qualche stradina di città o metropoli con un contatto diretto con il mondo, posti underground
- Le versioni un "pò diverse" che gli artisti propongo in questi live

Bene detto questo diamo il benvenuto a WLT

"Since 2008, WLT has and continues to be a non profit music channel. Dedicated to creating unique acoustic performances, favouring the new but always welcoming the seasoned

WLT is shot by director & cinematographer @DaveTree.
Thank you for your encouragement and support, long may we watch, listen and tell.
Turn on annotations while playing videos to occasionally find hidden tracks! There are 8 hidden tracks to find"

Questo lo leggerete appena vi iscriverete alla pagina youtube di WLT. (Con i cambiamenti apportati a youtube forse vi conviene). C'è anche Twitter

Insomma cosa stiamo dicendo??? Non è la prima volta che facciamo post del genere. Nel mondo esistono un sacco di idee e noi cerchiamo di conoscerle.
Con WLT siamo in Inghilterra, gli artisti "big" sono in minoranza, ma questo non significa niente. Ci sono tanti nomi sconosciuti, ma di alto profilo, altri freschi di esordio, altri sono personaggi davvero strani.
Non significa niente, menomale che questa "similrubrica" finisce come da prassi con una playlist scelta di nostro metro.

Buon ascolto

Young The Giant 
Golden Silvers
Bombay Bicycle Club
Cloud Control
OK GO
Little Comets
Michael Kiwanuka
Guillemots
Peggy Sue
Chief
Villagers

e tanti altri video da vedere e non solo...








giovedì 29 novembre 2012

La lettera d'amore più bella di tutti i tempi, da Beatrice Letters di Lemony Snicket.


Stamattina per questo post ci sposteremo dal mondo della musica per approdare al mondo dei libri, anzi dei libri per ragazzi, per i quali ho sempre avuto una passione, anche ora che sono grandicella.
Lemony Snicket (pseudonimo per Daniel Handler) è l'autore di una serie di libri per bambini (e adulti che non hanno smesso di sognare), una serie che forse avrete già sentito perché ne hanno fatto un film (ma solo dal primo libro), Una serie di sfortunati eventi. La storia narra di tre orfani, Violet Klaus e Sunny, bersagliati dalla sfortuna e soprattutto dal perfido conte Olaf. L'opera si compone di 13 libri (io sono al quarto), editi dalla Salani già tradotti in italiano e anche con una veste grafica molto carina e fedele all'originale. Il primo libro ha sul retro di copertina questa stramba presentazione dell'autore che forse è la cosa che più mi ha spinto a leggerlo, e spero sarà così anche per voi:
"Cari lettori,
Sono desolato di dovervi annunciare che il libro che avete tra le mani è estremamente sgradevole. Racconta infatti la triste storia di tre ragazzi molto sfortunati. Nonostante siano graziosi e intelligenti, i ragazzi Baudelaire conducono una vita segnata dall'infelicità e dalla sventura. Fin dalla prima pagina di questo libro, nella quale i ragazzi si trovano in spiaggia e ricevono una terribile notizia, e nel corso dell'intera vicenda, la malasorte li tallona. Si direbbe che attirano le disgrazie come una calamita.
Solo in questo libretto i tre ragazzi si imbattono in un individuo malvagio, avido e repellente, in vesti che pungono, in un catastrofico incendio, in un complotto per derubarli delle loro fortune, e in colazioni a base di pappa d'avena fredda.
È mio triste dovere scrivere queste storie spiacevoli, ma nulla vi vieta di mettere immediatamente via questo libro e, se preferite, leggere qualcosa di allegro.
Con il dovuto rispetto, Lemony Snicket"



Ma questa è solo l'introduzione del post!
Beatrice è l'amore infelice di Lemony Snicket, alla quale egli scrive una dedica bellissima all'inizio di ogni libro, e un personaggio che poi nel corso dei 13 libri scopriremo sempre più legato alla storia dei tre sfortunati ragazzi. 
Nel 2006 è uscito il libro delle lettere tra Lemony e Beatrice, Beatrice Letters, purtroppo non ha ancora un'edizione italiana ma accadrà presto. Nel cercare di documentarmi su questo libro, mi sono imbattuta nel testo di una di queste meravigliose lettere, e ho fatto un lavoro di traduzione in italiano certamente non perfetto, ma che è bastato per farmi pensare che questa sia la lettera d'amore più bella di tutti i tempi.
Quindi, perdonate gli errori (e ce ne saranno), e buona lettura.



"Cara Beatrice

Ti amerò senza alcun riguardo per le azioni dei nostri nemici o per le gelosie degli attori. Ti amerò senza alcun riguardo per l’oltraggio di alcuni genitori e la noia di alcuni amici. Ti amerò qualunque cosa venga servito nelle mense del mondo, o qualunque gioco venga giocato in ogni ricreazione. Ti amerò non importa quante esercitazioni antincendio saremo tutti costretti a sopportare, e qualsiasi cosa verrà disegnato sulla lavagna in un offuscato noioso gesso. Ti amerò non importa quanti errori faccio quando provo a ridurre le frazioni, e non importa quanto sia difficile memorizzare la tavola periodica. Ti amerò qualunque sia la combinazione del tuo armadietto, e in qualunque modo tu decida di passare il tuo tempo nell’aula studio. Ti amerò non importa come sia andata la tua squadra nel torneo o quante macchie ci siano sulla mia uniforme. 

Ti amerò se non ti vedrò mai più e ti amerò se ti vedrò ogni Martedì. Ti amerò se ti taglierai i capelli, e ti amerò se taglierai i capelli degli altri. Ti amerò se abbandonerai il mandare messaggi attraverso i pipistrelli (baticeering), e ti amerò se ti ritirerai dal teatro per intraprendere un’altra occupazione, meno pericolosa.Ti amerò se farai gocciolare il tuo impermeabile sul pavimento invece di appenderlo, e ti amerò se tradirai tuo padre. Ti amerò anche se affermerai che la poesia di Edgar Guest sia la migliore al mondo, e perfino se dirai che il lavoro di Zilpha Keatley Snyder sia insopportabilmente tedioso. Ti amerò se lascerai il theremin e ti dedicherai all’armonica, e ti amerò se donerai le tue uistitì allo zoo e le tue rane libere a M.

Ti amerò come una stella marina ama la barriera corallina, e come una pianta rampicante ama gli alberi, ti amerò anche se gli oceani si trasformeranno in sabbia e gli alberi cadranno nella foresta senza che nessuno possa sentirli. Ti amerò come il pesto ama le fettuccine e come il rafano ama il miyagi, come la tempura ama l’ikura e i peperoni amano la pizza. Ti amerò come il lamantino ama il cespo di lattuga e come la macchia nera ama il leopardo,  come la sanguisuga ama la caviglia di un trampoliere e come un cadavere ama il becco dell’avvoltoio. Ti amerò come il dottore ama il suo paziente più malato e come il lago ama il suo nuotatore più assetato. Ti amerò come la barba ama il mento, e come le briciole amano la barba,e come il tovagliolo inumidito ama le briciole, e come il documento prezioso ama l’umidità del tovagliolo, e l’occhio strabico del lettore ama la macchia di umidità sul documento, e come le lacrime di tristezza amano l’occhio strabico mentre legge male ciò che c’è scritto. 

Ti amerò come l’iceberg ama la nave, e come i passeggeri amano la scialuppa di salvataggio, e come la scialuppa ama i denti del capodoglio, e come il capodoglio ama il sapore delle divise navali. Ti amerò come il bambino ama ascoltare per caso una conversazione dei suoi genitori, e come i genitori amano il suono delle loro voci che discutono, e come la penna ama scrivere le parole che queste voci pronunciano in un diario da custodire.

Ti amerò come una tegola ama il crollo di una casa in un giorno ventoso e ama colpire al mento una persona scontrosa, e come un forno ama malfunzionare nel bel mezzo della cottura di un tacchino arrosto. Ti amerò come un aereo ama cadere da un cielo azzurro limpido e come una scala mobile ama impigliare sciarpe costose nel meccanismo. Ti amerò come un tovagliolo di carta bagnato ama essere appallottolato e gettato in  un soffitto del bagno e come una gomma da cancellare ama lasciare polvere nelle acconciature delle persone che parlano troppo.  Ti amerò come un gemello da polso ama cadere dalla sua camicia ed esplorare da solo la festa, e come un paio di guanti bianchi ama scivolare delicatamente nella scodella del punch. Ti amerò come un taxi ama lo schizzo fangoso di una pozzanghera e come una libreria ama il ticchettio paziente di un orologio. Ti amerò come un ladro ama una galleria e come un corvo ama un omicidio, e come una nuvola ama i pipistrelli e come una prateria ama il fianco di una collina. Ti amerò come la sfortuna ama gli orfani, come il fuoco ama l’innocenza e come la giustizia ama sedersi e guardare mentre tutto va nel verso sbagliato.

Ti amerò come un campo di battaglia ama giovani uomini e come le caramelle alla menta amano le tue allergie, e ti amerò come la buccia di banana ama la scarpa dell’uomo che è stato appena colpito da una tegola caduta da una casa. Ti amerò come un volontario dei vigili del fuoco ama correre dentro edifici in fiamme e come un edificio in fiamme ama spingerlo di nuovo fuori , come un paracadute ama lasciare un pallone aerostatico e come un operatore del pallone aerostatico ama inseguirlo. Ti amerò come un pugnale ama la schiena di una certa persona, e come una certa persona ama indossare tuniche a prova di pugnale,  e come una tunica antipugnale ama andare in una certa lavanderia  a secco, e come un impiegato di una lavanderia a secco ama stare in piedi fino a tardi con un binocolo, guardando una fabbrica di pugnali per ore nella speranza di trovare un ladro, e come un ladro ama arrivare di soppiatto alle spalle delle persone con il binocolo, realizzando improvvisamente di aver dimenticato il pugnale a casa.

Ti amerò come un cassetto ama uno scomparto segreto, e come uno scomparto segreto ama un segreto, e come un segreto ama togliere il fiato a una persona , e come una persona senza fiato ama un bicchierino di brandy per calmare i nervi, e come un bicchierino di brandy ama andare in frantumi sul pavimento, e come il rumore dei vetri infranti ama dare un sussulto a qualcun altro, e come qualcun altro senza fiato ama una scrivania accanto per appoggiarsi, anche se appoggiandovisi contro preme una leva che ama aprire un cassetto e rivelare uno scomparto segreto. Ti amerò fino a che tutti gli scomparti verranno scoperti e aperti e fino a che tutti i segreti saranno andati a togliere il fiato nel mondo.  Ti amerò fino a quando tutti i codici e i cuori saranno stati infranti, e fino a che ogni anagramma e ogni uovo sarà stato messo in chiaro. Ti amerò fino a che ogni fuoco sarà stato estinto e fino a che ogni casa sarà stata ricostruita dal più bello e il più sensibile dei legni, e fino a che ogni criminale sarà stato catturato dal più pigro dei poliziotti. 

Ti amerò fino a che M. odierà i serpenti e J. Odierà la grammatica, e ti amerò fino a che C. realizzerà che S. non merita il suo amore e N. realizzerà di non meritare V.  Ti amerò finché l’uccello odierà il nido e il verme odierà la mela, e fino a che la mela odierà l’albero e l’albero odierà il nido, e fino a che un uccello non odierà un albero e una mela odierà un nido, anche se onestamente anche se ci provo non riesco a realizzare l’ultima eventualità. Ti amerò mentre noi invecchieremo, ed è già successo, e succede di nuovo,  è successo alcuni giorni fa, continuamente, e anche diversi anni prima,e  continuerà a succedere così come le lancette di un orologio e lo sfogliare le pagine di un calendario segnano il passare del tempo, ad eccezione degli orologi che le persone hanno dimenticato di caricare e dei calendari che hanno dimenticato di posizionare in un luogo visibile.

Ti amerò mentre ci troveremo sempre più lontani l’uno dall’altra, quando una volta eravamo così vicini da poter far passare un filo di paglia e un sottile cucchiaio tra le nostre labbra e le nostre dita, rispettivamente.  Ti amerò fino a che le possibilità di incontrarci scivoleranno verso lo zero, e fino a che il tuo volto sarà annebbiato dalla memoria e la tua memoria sarà affrontata da una nebbia lontana, e la tua distanza sarà misurata dalla memoria ricordata di un nebbiosa nebbia. 
Ti amerò non importa dove andrai e chi vedrai, non importa dove eviterai di andare e chi eviterai di vedere, e non importa chi ti vedrà sfuggente dove tu andrai.  Ti amerò non importa cosa ti accadrà, e non importa come scoprirò cosa ti sarà accaduto, e non importa cosa accadrà a me quando lo scoprirò.
Ti amerò se non mi sposerai, ti amerò se sposerai qualcun altro  - un tuo collega di teatro forse, o Y. , o anche O.  o chiunque da Z. ad A. , perfino R. , anche se tristemente credo che passerà un po’ di tempo prima che sarà permesso a due donne di sposarsi – e ti amerò se avrai un bambino e ti amerò se ne avrai due bambini o tre bambini, o di più, anche se personalmente credo che tre siano più che abbastanza.

                                                  Lemony Snicket




giovedì 22 novembre 2012

In Haunted Attics Happy B-Day Playlist



Con una grande gioia, anche se in ritardo di un giorno, annunciamo il nostro primo anno di vita.
Credeteci. Non c'è cosa più bella che condividere, un pò come diceva Alex Supertramp...
E poi non c'è cosa più bella che sorprendersi ogni giorno per una canzone nuova, vecchia, strasentita. E' il miracolo eterno che subiamo ogni giorno dalle cose che ci piacciono.

Non vogliamo e non possiamo reagire a questa forza incredibile!!!

Buona Playlist a tutti
I pezzi sono tutti belli, ma è importante arrivare alla fine della playlist, assolutamente. Poi capirete da soli.

link per ascoltare: In Haunted Birthday Playlist


1. Foreign Fields - Where the willow tree died
2. Sufjan Stevens - Concerning the UFO
3. Patrick Watson - The Great Escape
4. Alt J - Matilda
5. The Beatles - In My Life
6. Modest Mouse - Perfect Disguise
7. Villagers - The meaning of the ritual
8. Band Of Horses - Part One
9. Radiohead - Separator
10. Broken Social Scene - Sweetest Kill
11. Glen Hansard - Talking with wolves
12. Local Natives - Airplanes
13. Pavement - Type Slowly
14. Grizzly Bear - Sleeping Ute
15. Keaton Henson - Small Hands
16. Aqualung - The Lake
17. Grandaddy - Underneath the weeping willow
18. Cinematic Orchestra - To build a home (feat. Patrick Watson)
19. Travis - The last laugh of the laughter
20. Bill Fay - The coast no man can tell
21. Primal Scream - Shine Like Stars


Buon Compleanno a noi!

domenica 11 novembre 2012

Bands You should Know: Black Heart Procession #4


Eccoci arrivati alla quarta puntata della rubrica più interessante della domenica, dopo la messa ovviamente.
Loro sono i Black Heart Procession, vengono da San Diego e sono l'opposto dei Beach Boys in fatto di allegria, e scrivono ballate dal timbro cupo, desolato, evanescente con una base solida fatta di radici roots, country e blues.
La band nasce come side-project (a volte fanno proprio la differenza i side project). I due leader Nathaniel e Jenkins stanchi della loro band post-punk degli anni '90 si "introspettiscono" e fanno bene perchè troveranno una strada emotiva solitaria, come in quei noir dove succede poco, ma in quel poco succede tutto.
La loro carriera attuale conta 6 dischi, numerosi live anche in Italia e addirittura IL 24 MAGGIO 2010 sono venuti a Napoli a Lanificio 25 in una data che per gli "affecionados"avrà il ricordo di una data STORICA
Dopo aver mangiato la pizza la band fece un grandissimo concerto


su Youtube troverete un sacco di video del concerto NAPOLITANO


Il primo disco "1" getta le basi del loro sound zeppo di suoni dark, triste, spiazzante, alienante e presenta 2-3 canzoni molto interessanti e ben fatte.
Ma il passo più grande della gamba, il capolavoro, il disco che non ripeterai più, che ti potrebbe addirittura fermare una carriera perchè sazio del risultato raggiunto è il secondo disco della band "2"

Il disco "Two" o 2 (sul disco c'è un 2 iscritto in un cerchietto rosso) è un capolavoro artistico senza precedenti. Riprendo parte della recensione fatta qualche tempo fa su Ondarock perchè racchiude tutto quello che c'è da dire : Undici brani di straordinario intimismo, capaci di proiettare l'ascoltatore in una dimensione quasi autistica, dove il mondo circostante diventa come eclissato da un sole nero. Musica che va diritta all'anima, insomma.
Le sue radici affondano in anni di country, folk, blues, elettronica, mescolati da un gusto per gli arrangiamenti di grande eleganzaEd è proprio così. L'inizio del disco The Waiter #2 è una passeggiata in un parco di sera d'inverno, una serata senza slanci con il vento che la fa da padrone, il ricordo materializzato dei tempi andati.
Mi fermo nelle descrizioni, risulterei superfluo, inopportuno, forzato. Questo disco va sentito c'è poco da dire
I restanti dischi dei Black Heart Procession sono poca cosa, ripetitivi mi permetto di dire. Ma credo sia solo un problema di paragone con il loro disco migliore, autentica perla di fine millennio.

Ho detto tutto e niente in questo post e per questo vi lascio con una serie di canzoni di questa fantastica band





sabato 3 novembre 2012

I'm Here



Prima di farci una chiacchierata su questo corto bisogna un attimo, ma proprio un attimino, parlare di Spike Jonze. Un autentico genio, un regista dalle qualità incredibili, un grandissimo appassionato di musica alternativa-indie, ha fatto numerosi videoclip per bands di un certo spessore. Mi fermo su Jonze faremo un post tutto per lui, se lo merita troppo.

Dunque, I'm Here, è un corto ambientato in un mondo "absolut" dove robot e umani convivono tranquillamente in un'epoca molto simile alla nostra ma del tutto immaginaria.

Il protagonista, come potete vedere dalla grafica, è questo robottino alla quale ti affezioni dopo due decimi di secondo. Molto a modo, delicato, generoso, bravo, a tratti ingenuo.
La sua è una vita regolare, previdibile, equilibrata. Lavora in una biblioteca. Insomma il tipico routinario (Mentre scrivo e ne parlo mi sta venendo una voglia di rivederlo incredibile). Cos'è che sconvolge la vita di questo bravo robottino?? Una ragazza indie, esattamente opposta. Si conoscono, lei lo porta alla feste, ai concerti. Gli fa conoscere un lato della vita nuovo, irregolare, anticonformista. Nel frattempo nasce l'amore e con l'amore lo spirito dell'amore, quello del sacrificio, dei gesti estremi per continuare ad alimentarlo. Forse è questo il messaggio, se vogliamo fare alla Fedro: Quando l'amore arriva, sconvolge tutto, porta il passato con sè e lo travolge, come un terremoto senza fine.
Siamo davvero disposti a fare qualsiasi cosa per il bene della persona che amiamo?


Conclusione.

Il sito è incredibile, il corto lo potete vedere lì. Lo trovate anche su youtube ma vi consiglio comunque di andare sul sito, si crea un'atmosfera particolare. Vederlo significa portarsi questa storia e questi personaggi dentro per sempre.
E questa canzone...






domenica 28 ottobre 2012

Bands You Should Know: Big Star #3



Per la terza puntata di quella che sta diventando una rubrica domenicale (ma non vi promettiamo che lo sarà), facciamo ancora di più un tuffo nel passato, per rendere omaggio ad una band che vi assicuro, dovreste conoscere.
I Big Star nascono nel lontano 1971 dall'unione di due grandi nomi della storia della musica: Alex Chilton (voce) e Chris Bell (chitarrista). Gli altri due membri del gruppo sono il bassista Andy Hummell e il batterista Jody Stephens. Nel 1972 esce il loro primo disco #1 Record, che dal punto di vista commerciale è un disastro. Bell lascia la band già prima del secondo disco, Radio City. La band si scioglie, vittima dell'insuccesso di pubblico e solo nel 1978 uscirà quello che secondo me è il capolavoro che ha consegnato alla storia Alex Chilton come uno dei più grandi songwriters, anche se forse tutti quelli che lo dicono oggi, non glielo hanno mai detto quando lui era ancora tra noi. Sto parlando di Third/ Sister Lovers. 
Parallelamente, la storia di Chris Bell è ancora più triste, è morto nel 1978 in un incidente d'auto. Di Bell è uscito nel 1992 un album postumo (riedito in versione speciale nel 2009), I am the cosmos, che sicuramente vale la pena di ascoltare (e mi riprometto di farlo presto).
Alex Chilton ha continuato a fare dischi anche dopo i Big Star, senza diventare famoso, anzi. Quando è morto, nel 2010, non avevi di certo raggiunto la fama, anzi non aveva neppure un'assicurazione sanitaria.
A proposito della sua carriera, c'è un bellissimo articolo di Joe Tangari su Pitchfork, "The Life and Music of Alex Chilton", da cui riporto queste bellissime parole: "In his later years, Chilton settled in New Orleans. He'd been planning to play at SXSW this past weekend, and seemed comfortable with his elder-statesman status. He managed to finally achieve some of the success on his own terms that had so long eluded him-- the world sometimes takes a while to catch up to a great artist." 
Resta vivo il ricordo della sua musica in tanti grandi artisti dei nostri tempi, che hanno speso parole importanti dopo la sua morte, parole che forse gli sarebbe piaciuto molto leggere, dato che tutta la sua esperienza coi Big Star era stata talmente fallimentare da un punto di vista commerciale da non fargli credere nemmeno più tanto nel valore della sua musica. Cito qualcuno che secondo me è riuscito ad esprimere bene cosa mancherà di lui, e cosa ci resta di prezioso. 

Chris Chu (Morning Benders): "Alex Chilton is such a pop dude at heart, and I love that through all the shit you can still always hear that. Listening to Big Star 10 years later, I’ve realized it’s that special voice that keeps me coming back. Alex was an incredibly honest songwriter, someone that could always make himself heard through all the muck, through all the fucked up record labels and band breakups, and somehow, nearly 25 years after Big Star had broken up, his voice and songs found their way to me, and I am forever grateful."

Will Sheff (Okkervil River):"Alex Chilton’s feel, as a singer and songwriter, is there’s sublime beauty in what I’m singing but I really seriously don’t care about you. And I love that about him, that snotty asshole delivery, paired with this obvious sublime, deep sensitivity of his soul. You can hear that it’s there in everything he does. He’s got a beautiful voice, but there’s something so guarded about it, and on that record it’s ragged, bleeding, open. He was creatively at the ultimate peak of his powers but writing from a place of despair. Not that the album was despairing, but there’s a way in which when you completely give up caring at all, you kind of throw your vanity in the toilet, and you’re like “Fuck it man. All I care about is making this and I don’t care if anybody hears it and, in fact, fuck anybody who even wants to hear it. I give up. I officially give up.” And sometimes when you do that it’s a wonderful thing, because you’re not making work that’s vain. You’re not making work that’s self-consciously striving for something, you’re just trying to make yourself happy, and I think that’s what comes through in that record."

Allo scorso Primavera Sound Festival c'è stato un tributo all'album Third dei Big Star davvero memorabile, con l'intervento di grandi artisti del calibro di Jeff Tweedy, Mike Mills (R.E.M.), Ira Kaplan (Yo La Tengo), Sharon Van Etten, e tanti altri. E' stato un omaggio davvero toccante ad un album troppo bello per restare nascosto. Oggi c'è anche una band tributo davvero d'eccezione, i Big Star Third, ed è appena stato presentato un documentario che non vedo l'ora di vedere : Big Star: Nothing Can Hurt Me.
Ma dopo tutto questo parlare c'è bisogno di ascoltare un pò di musica. Ho l'imbarazzo della scelta perché sono davvero tanti i pezzi bellissimi, ma mi darò un limite. Ne sceglierò solo quattro. E se dopo questi quattro pezzi non vi viene voglia almeno di ascoltare per intero Third, allora lasciate stare.

1. Thirteen

2. Kangaroo

3. Nighttime

4. Blue Moon

Ma voglio essere generosa, e vi lascio anche qualche link di cover illustri e soprattutto belle

Jeff Tweedy che canta Blue Moon al Primavera

Elliott Smith che canta Thirteen

Elliott Smith dal vivo che esegue Nighttime

Dream Lover al Primavera Sound, da brividi

una cover carina di un gruppo sconosciuto


E vi dico anche che esiste un cofanetto stupendo dal nome stupendo che è
http://pitchfork.com/reviews/albums/13444-keep-an-eye-on-the-sky/?utm_campaign=search&utm_medium=site&utm_source=search-ac

E direi che può bastare. A domenica prossima!

mercoledì 24 ottobre 2012

Happy Ending Not Included: le scoraggianti avventure di Blue and Joy.



Scopro improvvisamente di non aver ancora fatto un post su due miei carissimi amici, Blue e Joy. Questa è una mancanza da colmare immediatamente, perchè sono due pupazzi davvero speciali, li adoro. Adesso hanno fatto tanta strada, sono arrivati in tante gallerie famose e hanno partecipato a tante bellissime esposizioni (si si, perché questi due pupazzi sono Arte), ma io li ho scoperti quando erano appena nati e non avevano tante persone affezionate a loro come adesso. Allora vi racconto un pò di loro. Blue è sempre triste, con una grossa lacrima gialla, ma non fatevi ingannare dalle apparenze, perché Blue è il pupazzo più felice del mondo, perché tutti lo abbracciano. Joy invece ha un grosso sorrisone stampato in faccia, ma anche per lui non è così semplice, perché lui è il pupazzo più triste del mondo, perché nessuno vuole giocare con lui. Così diversi eppure complementari, Blue and Joy vivono molte avventure, spesso con esiti disastrosi. Senza alcuna fortuna, ma mai perdendo la speranza. (allora un post l'avevo fatto, ma troppo sintetico, i nostri Blue and Joy meritano molto di più). Insomma, il lieto fine non è contemplato, come in molte delle nostre disavventure quotidiane, ma questi due pupazzoni non smettono mai di inseguire la felicità. Blue è sempre ottimista, ma dall'altra parte Joy risponde sempre cinicamente ai suo slanci; le loro storie sono una vera meraviglia, e ci riconciliano con i nostri dubbi esistenziali e consolano anche un pò le nostre scoraggianti avventure. Io li amo perché sono dei grandi sognatori, e i sogni sono davvero importanti. Eccoli:



Io sono andata a trovarli nella loro fredda Berlin, e ho conosciuto i loro creatori, Daniele Sigalot e Fabio La Fauci, e mi hanno anche regalato il libro delle Scoraggianti Avventure di Blue and Joy, e sono davvero contenta che stanno facendo tante altre belle cose.
Adesso vi lascio qualche immagine delle loro storie, e con il link al loro sito, dove potete vedere molto, ma molto di più. E con la loro pagina fb, perché questi due pupazzi vanno seguiti.









lunedì 22 ottobre 2012

I'm just a dreamer, but I'm hanging on.

"Sono solo un sognatore, ma sto tenendo duro
anche se non ho nulla di grande da offrire".


Bastano pochi accordi, con quel suono perfetto, e già queste poche parole, per sentire i brividi.
The dreamer non è semplicemente una canzone, è LA canzone. La canzone che mi ha fatto conoscere l'uomo più alto del mondo, la canzone che mi dà coraggio quando sono giù, la canzone che mi ha fatto piangere quando lo scorso 10 Ottobre l'ho visto eseguirla dal vivo a Roma, in una chiesa. Al piano e come conclusione del suo bellissimo concerto. The Tallest Man On Earth ha qualcosa di magico, nel suo modo di suonare, nella sua voce incredibile in un corpo così esile. Un talento cristallino, e un ragazzo a cui istintivamente viene di volere un gran bene.


"A volte la tristezza è solo un uccello che attraversa il cielo,
e perché non può essere sempre così?"


"Mi sposto dalla corona della tua betulla
Quel poco che basta per capire 


pausa(la miglior pausa che abbia mai sentito in una canzone)

Che sei la luce che splende su di me." 



(In questa foto ci siamo anche noi)


Ringrazioe per le traduzioni un blog che seguo tantissimo e che vi consiglio vivamente, perché le traduzioni sono fatte benissimo, e la scelta dei dischi da tradurre è eccezionale.
Eccolo
I Translate Songs.




domenica 21 ottobre 2012

Bands You Should Know: Pavement #2


La seconda puntata di questa rubrica prevede un passo indietro, a scoprire (per chi non lo avesse già fatto) uno dei fondamentali di una cultura musicale "indie-rock" che si rispetti. Fare una bio dei Pavement sarebbe forse un intento troppo ambizioso per me, anche perché c'è chi l'ha già fatto, e molto bene. Il mio intento sarà più quello di farvi ascoltare qualcosa, e di farvi venire (spero) una gran voglia di ascoltare poi tutto.
1992-1999.
Il tempo di fare cinque dischi che hanno cambiato la storia della musica, senza diventare delle star, ma preoccupandosi soprattutto di scrivere grandi canzoni. Con grande semplicità, e anche grande ironia, come è facile intuire guardando i videoclip molto divertenti e anche leggeri, se pensati in un contesto musicale come quello del grunge che si prendeva molto sul serio.
Nel 1992 nasce Slanted and Enchanted, che apre con questa Summer Babe, che è un ottimo indizio di quanto talento ci sia nel songwriting di Stephen Malkmus, che io definisco sempre "il più grande frontman di tutti i tempi" (Thom Yorke, perdonami)... ma io sono di parte, perché i Pavement li adoro. Ed è anche un grande chitarrista, ed un uomo molto elegante.


Primo disco che vede anche un pezzo MERAVIGLIOSO come Here


1994 : nasce un Crooked Rain, Crooked Rain, l'album perfetto, il classico disco da 10 pieno, dove ogni pezzo è capolavoro. Qui sono brava, e vi regalo un full album. Se però non avete tempo, correte ad ascoltare Gold Soundz, la migliore canzone indie-rock di tutti i tempi (e non sono solo io a pensarlo.) E poi i Pavement vestiti da Babbi Natale nel video sono troppo carini.Devo menzionare anche Stop Breathing.


1995: nessuno li può fermare. Esce Wowee Zowee. Sentite un pò con che pezzo apre. Un disco spiazzante, che ha veramente di tutto all'interno, supera ogni confine di genere, a tratti spiazzante, decisamente sottovalutato, ma per molti (per chi i Pavement li ha ascoltati dall'inizio alla fine) il capolavoro assoluto della loro produzione (io resto troppo indecisa perché Crooked Rain è Crooked Rain).
We Dance...
un ballata spettacolare, magia pura.


Wowee Zowee ci regala tanti altri capolavori, io vi faccio ascoltare anche questa Grounded


1997, il nuovo arrivato a casa mia, Brighten The Corners, un disco che non pensavo fosse così bello, e ne ho ascoltata ancora soltanto la prima metà e wow! Vi metto un solo pezzo perché sennò il post viene chilometrico e mi mancano ancora cose. E poi qui c'è il videoclip di Spike Jonze, Shady Lane


1999: l'ultimo album, Terror Twilight. Con questo pezzo dal testo incredibile. Una grande canzone d'amore, di quelle serie. 



E poi nel 1999, la band si è sciolta. E anche se siamo tristi di questo, la sensazione è che la loro avventura artistica sia davvero completa. Anche se nel 2010 sono tornati insieme per una tourné da vivo, e insomma.. chi può mai dirlo! Se però tornano  a suonare, vanno visti assolutament dal vivo. Stephen Malkmus è ancora attivo con i The Jicks, ma quello è un capitolo di cui parleremo in un'altra occasione. E poi tutta la loro discografia è stata ripubblicata con delle edizioni speciali doppio disco che sono fatte veramente bene, e piene di inediti e rarità.Un'ultima cosa che voglio dire è che i Pavement sono forse l'unica band il cui Best Of ha un senso compiuto, uno per la scelta delle canzoni,  e due per la scelta del titolo, perché Quarantine the Past, per chi può apprezzarne il senso e sa da dove viene, è una delle frasi più significative che ho incontrato in una canzone. E da questa bella recensione di Pitchfork, vi lascio con queste parole azzeccatissime sui Pavement, che avrei voluto saper scrivere io!
"In terms of rock archetypes, Malkmus is a true original. He's erudite but bratty, laid-back yet buttoned-up. He's an inscrutable goofball, a pragmatic romantic, an aloof charmer. His music is loaded with references to cultural history-- one of these songs is an imaginary history of R.E.M.-- but his nerdy impulses and arty affect is consistently overwhelmed by his casual coolness. There's an impossible ease and haphazard grace to this music. A lot of bands work very hard to make you appreciate their meticulous craft or browbeat you with hooks, but Pavement tossed off brilliantly composed pop songs with a shambling, carefree swagger. They made it sound easy, and maybe it was. "