martedì 17 maggio 2016

True love waits the return of In Haunted Attics

E ci siamo persi,
totalmente, persi.

Nel tempo, nelle cose da fare, nei turbamenti del futuro, nelle idee arrivate, le idee catturate, le istantanee, quelle malandate, tutte spazzate via. Ci siamo persi nelle paure, dei dolori vissuti riceviamo ancora oggi un conto salato, che si agrodolce sta diventando, ma come segno indelebile sulla pelle, scalfisce persino il silenzio. Ci siamo smarriti in un mondo di libri, di chitarre, belle voci e i film di Spike Jonze, Wes Anderson e Richard Linklater.

E allora in questo perdersi si torna a scrivere ma così, scrivendo nient’altro che la vita di tutti noi, la vita che scorre nei giorni. Del tempo che non torna più, di tutto quello che hai fatto, i dischi che hai ascoltato, i libri che vorresti leggere, i film che non conosci, il museo che i tuoi amici hanno visitato, il Napoli che in Champions proprio non riesce ad andare, la magnifica Bakery di Ottolenghi a Ledbury Rd a Notting Hill. In tutto questo vortice di vita, spazi, sogni e dolori esce vincitore sempre il tempo. Il tempo è come il miglior grimpeur di tutti i tempi, il grande Marco Pantani che dalle retrovie del gruppo degli uomini di classifica scatta e tu per orgoglio, per stupida ostinazione provi a inseguirlo fino a mollare la presa senza provare a limitare i danni. Perdersi poi inesorabilmente nella rete con l’incubo della squalifica per tempo massimo.

Ma perdersi non è perdere la partita secca, perdersi è navigare, lasciarsi andare, sprofondare e poi risalire sistematicamente, forse.

Quel 5 ottobre 2013 può rappresentare un qualsiasi data qualsiasi, insignificante, inutile. E lo è. Perché è la data dello smarrimento, dell’incomprensibile scomparsa. Ogni giorno, ogni tanto piccole parti infinitesimali di noi scompaiono. Immaginate un mondo fatto di scritti lasciati incompiuti, canzoni mai registrate, pensieri mai sviluppati, bugie per coprire verità troppo forti, articoli cestinati, gesti non fatti, carezze non date, sorrisi risparmiati. Arrabbiarsi ma perché, Tutto muore. Muoiono i sughi avanzati, le torte di chi ha paura di esagerare. Muoiono le mattine, i pomeriggi, le sere. Ogni giorno muore tanta roba. Del perchè quel giorno IN HAUNTED ATTICS scomparve, nell’immensa galassia del web, risposta non possiamo trovare. Forse non sempre esistono motivazioni valide e convincenti, plausibili. A volte succede così e senza spiegazioni metti in vita altre idee, le butti sul tavolo e mentre diventano carte le mescoli alla ricerca della combinazione che ti piace che il vento ha portato da te. La nostalgia può tirarti a sé ogni qualvolta lo vuole. Ancora oggi non conosco la soluzione per liberarmene, non credo di volerla, forse. E poi basta un segno, una notizia, un momento, una situazione che non potevi immaginare, che non avevi previsto. Ed è lì che ti sorprendi a ritrovare il piccolo sentiero che avevi incominciato a percorrere diversi anni fa E poi ti fai mille quesiti, ti dai delle risposte e pensi che le coincidenze a volte vanno anche raccolte al volo, come un riflesso felino, come quando ti cade qualcosa di mano e chissà come riesci a salvarla.

E se di una band adori un pezzo a tal punto che né ricavi il nome per un tuo piccolo scrigno di pensieri, e poi questo pezzo finalmente dopo vent’anni di perdersi e ritrovarsi, trova finalmente una sua casa, vuol dire che puoi solo ritornare.

E l’abbiamo fatto

Il Napoli ce l’ha fatta

I Radiohead hanno fatto un nuovo disco e l’ultima traccia è True Love Waits.

In attesa di postare la versione disco qui un antefatto live che i Radiohead hanno suonato qualche settimana prima dell'inaspettata uscita del nuovo bellissimo disco


sabato 5 ottobre 2013

L'esultanza più bella mai fatta da un cacciatore



Il campionato è appena iniziato.
Ma di gran lunga possiamo dire che questa ha vinto il premio come migliore esultanza della stagione 13/14


lunedì 12 agosto 2013

Il libro dell'estate



IL TEMPO VOLA.
Passa così in fretta che non riesci a mettere con ordine in un bel cassetto, tutto quello che ti lasci alle spalle. Ricordi per associazioni,
ricordi perchè ascolti un pezzo nuovo che evoca immagini, ricordi,
ricordi quando ascolti un pezzo di qualche tempo prima, sia che ti piace o che lo reputi un'emerita cazzata, la hit sfasciap... dell'estate.

La memoria è una delle cose più complicate del nostro essere, vorresti avere tutto sotto controllo ma è un gravissimo errore di presunzione. E' meglio lasciar perdere. La memoria e il ricordo non si faranno mai controllare, gestire, mettere i piedi in testa. Sono loro che fanno tutto questo nei nostri confronti.


LA MUSICA RESTA.
Scrivere un disco, pensare a un qualcosa da mettere con  "dis/ordine" all'interno di un formato che permette di conservare, o meglio di ancora di contenere ciò che hai dentro, significa catturare uno zibaldone di momenti, pensieri, idee, memorie, ricordi. Allora chiudi tutto lì, in un libro, in un disco, in un dipinto, in un cassetto. E da quell'affare per il fruitore possono uscire molteplici considerazioni, immagini, impressioni  Ma l'autore del lavoro ha catturato. Un'immensa rete che coglie qualsiasi tipo di pesce e specie marina esistente in quel momento.
Scrivere un disco senza neppure sapere se qualcuno lo ascolta. Chi se ne frega. Meglio essere "lontani da Chiunque" che essere vicino a tutto e a tutti e magari essere non capiti, percepiti (meglio ancora). Da lontano ti accorgi di più cose, sei più osservatore, o magari lo fai, lo senti e basta...

Sarebbe bello se questo di fantastico romanzo ne facessero uno screenplay magari scritto e diretto da VAN SANT. Ne uscirebbe fuori una delle più belle colonne sonore mai fatte per un film

Un piccolo estratto dell'intervista all'autrice Dana Spiotta fatta per i "MINIMUM FAX"

L'estratto raccoglie l'invito a riflettere e discutere su una delle tematiche più affascinanti vibranti e amletiche di chi scrive musica sentita, ispirata, pensata, originale.

MUSICA PER TANTI o MUSICA PER POCHI o MUSICA PER NESSUNO

ALLA PROSSIMA

IN FONDO SIAMO SEMPRE QUI.



Il musicista del tuo romanzo è un recluso: ha scelto di fare musica solo per pochissime persone (i suoi cari). Perché ti interessava raccontare una situazione del genere? Anche tu sei un’artista creativa: che tipo di rapporto hai col pubblico? Scriveresti lo stesso, se non ti aspettassi di essere letta da un certo numero di persone?

Bella domanda. Ti piacerebbe pensare che andresti avanti anche se nessuno ti prestasse attenzione. È proprio questa una delle questioni centrali del libro: cosa significa non avere un pubblico? Come artista, quanto hai bisogno di una reazione esterna? Quanto puoi essere autosufficiente? Ovviamente Nik ha sua sorella, e una possibile risposta è che il sostegno della famiglia ci permette di sopportare molte cose.

giovedì 6 giugno 2013

I want you (here comes the sun)

...Ad un certo punto I' want you (she'so heavy), dopo un ostinato e ripetitivo riff (fantastico per giunta) con suoni e rumori di chitarra e voci che non appartengono a questo pianeta, si blocca, si ferma , lasciandoti senza fiato e mentre succede tutto questo parte la magia dell'arpeggio di Here comes the sun. Un'esperienza incredibile... Che cosa meravigliosa!!!!



 

E questa è soltanto una delle milioni di esperienze che si possono fare con i Beatles

sabato 27 aprile 2013

The best of 2013 (so far)

E' da un bel pò che non facciamo un post qui sul blog, forse ultimamente siamo presenti solo un pò su fb, ma è stato un periodo molto produttivo sotto tanti aspetti, quindi il blog ci perdoni...
Questo 2013 musicalmente ci sta sembrando un grandissimo anno, finora sono uscite tante di quelle belle cose che si fa fatica a starci dietro. Sono ancora tanti i dischi che sono in lista per essere ascoltati, ma possiamo cominciare a fare una playlist con pezzi tratti da dischi che secondo noi vale la pena di ascoltare. Ovviamente metteremo solo un pezzo per disco, ma il consiglio è di andare all'intero album, ora che c'è Spotify possiamo permetterci tutto! Cercheremo di tenerla aggiornata al passo con le nuove uscite, e se ci siamo persi qualcosa, commentate e saremo ben felici di recuperare.
Buon ascolto e a presto!

venerdì 8 marzo 2013

D.O.N.N.A.



Scritto da A.

Cosa saremmo senza di loro, senza la loro fantasia,
il loro modo di vedere e intendere i sentimenti.
La creatività, la biancheria, la presenza, la loro debolezza, grinta,
capacità persuasive, abilità e dedizione e riuscita nelle cose.

Ci mancherebbe una bella fetta di musica e discografia da ascoltare, amare, conoscere

Grazie a tutte voi!!!


Ovviamente ho mancato numerose artiste e canzoni. Ma il mio Pc sta per scoppiare, quindi meglio fermarsi che niente

sabato 5 gennaio 2013

The Black Cab Sessions



Mentre mettevo la tazza di latte caldo per la streghetta che da sempre delizia i nostri palati dal 6 gennaio fino ad oltranza, sono stato anticipato e vicino alla finestra ho trovato un fogliettino con una scritta: "Ancora una scoperta da fare..."
Nel foglietto era presente un link e questa immagine che ho usato per l'occasione
Ebbene una volta visitato il link, mi sono reso conto dell'ennesima cosa fantastica trovata all'insegna delle perfomances acustiche di artisti fantasticamente originali.  L'idea è altrettanto originale
The Black Cab Sessions sono una serie di esibizioni live di una sola canzone registrate nel retro di un taxi nero, ciascuna filmata e mandata in rete sul sito. Le sessioni sono registrate mentre il taxi nero, che fa un pò da studio, viaggia attraverso le strade di una grande città (Londra soprattutto, ma non solo). La vettura solitamente è un tipo di taxi (metrocab o un'Austin FX 4) diffusissimo in Gran Bretagna, CHE PAESE!!!
Divertente è la formula dove ad un'iniziale comparsa del nome dell'artista e la data dell'esibizione, segue l'annuncio del tassista pronto a partire. Insomma una gran cosa.
Per concludere un altro aspetto fondamentale della fantastica idea. L'evento ha registrato dal maggio 2007 (data d'inizio) un'infinità di ospitate con un roster di artisti da mettersi le mani nei capelli (Fatto e rifatto)
Per vederli ci vorrà tantissimo, perchè ne sono davvero tanti. In più non mancano episodi divertenti, considerato che lo spazio in una vettura è limitato. Vi lascio immaginare

Che altro dire??

Una piccola playlist personale.
Buon visio-ascolto e soprattutto buona Epifania a TUTTI!!

Badly Drawn Boy
Band Of Horses
Bon Iver
Bonnie Prince Billy
Death Cab For Cutie
Fanfarlo
Flaming Lips
Grizzly Bear
Fleet Foxes
Brian Wilson
The National e tantissimi altri, ma proprio tanti

Questo è un nostro pupillo
King Creosote





lunedì 31 dicembre 2012

I nostri dischi dell'anno 2012





















Sono stati con noi per tutto l'anno, durante l'anno, nei giorni, sempre presenti.
Ci hanno deliziato, meravigliato, stupito, fatto sentire vivi.
Belle novità e vecchie certezze, non cambia.
E' stato una buona annata con tanti bei dischi

Per l'anno prossimo chiediamo ancora più tempo per poter ascoltare...

Buon Anno