Si. E' proprio così, l'ammettiamo. I giochi della MetroGames ci hanno fatto perdere la testa. Puzzle game, quiz musicali che vanno oltre il "classico trivia", giochi stile scrabble, addirittura puoi diventare un dattilografo perfetto. Insomma c'è di tutto e soprattutto un sonoro troppo figo e coinvolgente. Biotronic e Music Challenge su tutti.
Giocabili solo su facebook (nota negativa?), disponibile anche per apple, i MetroGames sono divertenti perchè l'avversario è un tuo amico che magari ti sta anche sugli zebedei. E allora è bagarre per il punteggio del secolo
Yoshimi è piccola piccola, ma non ha paura di lottare contro il Robot Rosa.
Questa battaglia tra personaggi fantastici è raccontata da un disco incantevole, Yoshimi Battles The Pink Robots, dei Flaming Lips. Un disco sicuramente magico, che riesce a toccare tutte le profondità dell'esistenza, ma con una leggera poesia e delle aperture orchestrali che spezzano il cuore.
Cercheremo di raccontare la storia di questo disco, attraverso le canzoni e il bellissimo lavoro di illustrazione (anch'esso opera di Wayne Coyne).
Cominciamo con l'immagine di copertina
All'interno del booklet i Flaming Lips (che non lasciano niente al caso) hanno lasciato un messaggio segreto in giapponese, una delle chiavi del disco. Happiness can make you cry 喜びを顔には泣きを作ることができる
(ed è stupendo quando succede)
La prima traccia del disco. Fight Test.
I don't know where the sunbeams end And the starlight begins It's all a mystery
Perchè Unforgettable Fire??? Una domanda, tantissime risposte Perchè Anton Corbijn (e non so se mi spiego) ha la geniale idea di usare per la copertina una foto dei ragazzi davanti alle rovine del Moydrum Castle, nella contea di Westmeath. Perchè la foto è malinconica, nostalgica, un perfetto biglietto da visita di un disco dalle sonorità di tempi andati, di qualcosa che non torna più, la "fuggevolezza" del tempo. Perchè l'ispirazione e il disco sono stati registrati in un castello, quello più famoso, lo Slane Castle, che dagli anni '80 è stato così gentile da ospitare grandi e suggestivi concerti, U2 compresi Perchè è il primo disco con il tocco magico di Brian Eno Perchè c'è tanto delay e un The Edge straordinario (questa volta niente elogi a Bono, che ne merita tantissimo in questo disco) Perchè è il disco di canzoni come Pride, Bad e una tracklist da brividi. (La sognante Promenade) Perchè la stessa title-track è qualcosa che non ha tempo, come lo scenario in copertina, come le canzoni che lasciano il segno, come l'amore e "quella sabbia" che man mano scappa dalle mani, lasciando dei piccoli segni indelebili, infiniti...
Ho sempre avuto un debole per le cover simpatiche. Stamattina mi sono
svegliata con questa canzone in testa, è mi è tornata in mente questa
versione. E' stata un'impresa trovarla, nascosta alla tredicesima pagina
di youtube, ma sono troppo contenta di non averla persa per sempre.
Senza nulla togliere ovviamente all'interpretazione bellissima di Sinead
O'Connor, mi piace tanto fatta così perché ha uno spirito gioioso.
E in
fondo dire a una persona che niente è come lei,
e che, dopo 7 ore e 15 giorni in cui tutto è stato terribile senza di lei,
Stamattina ero indecisa su che post fare, poi la notizia di un ritorno in studio del Blur mi ha dato un bel pò di entusiasmo. Un anno fa il mio periodo di San Valentino è stato legato all'ascolto e alle scoperte che mi ha portato a fare l'album Think Tank (2003), il loro ultimo disco. Un album che mi ha conquistato non soltanto con le canzoni, ma anche con la meravigliosa immagine di copertina, opera di Banksy , il celebre street artist inglese. Banksy ha creato per i Blur una serie di opere, che sono diventate lo copertine dei singoli Out of Time, Crazy Beat e Good Song, e di un album speciale uscito per l'Observer. E'stata quasi un'impresa procurarsi questi dischi, ma è una grossa soddisfazione sapere che noi di Haunted Attics li abbiamo! Adesso lascio la parola alle immagini, e concludo con una playlist nella quale ho cercato di inserire le canzoni più romantiche dei Blur (siamo pur sempre sotto san Valentino!) e anche qualcosina dalle esperienze esterne di Albarn e Coxon. La chicca alla fine della playlist è una cover di To the End davvero sublime, fatta da una ragazza col nome di Little Boots.
Ciao a tutti. E' morto un attore b-side di Hollywood. B-side si fa per dire, Ben Gazzara è arrivato a qualsiasi tipo di pubblico con Raffaele Cutolo nè "Il Cammorista" .
Noi vogliamo omaggiarlo così con una scena simpatica, sognante, rude, con una maglietta della salute mentre canta un pezzo del grande Frank Sinatra, tratto dal film "Buffalo '66".
Un film bellissimo di Vincent Gallo
Stavo lavorando ad un altro post prima di ascoltare questa eccellente cover dei Black Keys. L'artista è Buddy Holly, una persona ottimista, geniale, pieno di suoni onomatopeici, risvolti non-sense, di abbondanti ripetizioni, di acuti e singhiozzi passati alla storia. Insomma un'alternativa superlativa ad Elvis, che in poco tempo (meno di 3 anni) è riuscito a lasciare un segno. L'unica fatale nota stonata di questo artista dal look liceale è la sua precoce morte avvenuta a soli 22 anni per un incidente aereo. Ebbene si. I Grandi muoiono sempre, ma soprattutto muoiono prima.
1 That'll be the day
2 Peggy Sue
3 Oh Boy!
4 Maybe Baby
5 Think it over
6 Rave on
7 Words of love
8 Everyday
9 Fade away
10 It's so easy
11 Well...all right
12 Heartbeat
13 It doesn't matter any more
14 You're so square (Baby I don't care)
15 Oh my mind
E i link a due blog di cervelloni con un fantastico senso dell'umorismo (astenersi i non-cartesiani e analfabeti matematici) Indexed di Jessica Hagy "This is a little project that allows me to make fun of some things and sense of others without resorting to doing actual math.” Xkcd di Randall Munroe "A webcomic of romance, sarcasm, math, and language."
per la par condicio, anche una vignetta di Randall Munroe, una delle mie preferite. "Useless".
Stamattina ho scoperto questa incantevole collaborazione tra Jeff Buckley ed Elizabeth Fraser (la bellissima voce dei Cocteau Twins), figlia di un'amicizia, o di un amore tra i due, poco prima che lui morisse.
Il pezzo è bellissimo, e in questo momento lo sento particolarmente. Spesso ci sembra di essere soli, o che niente possa illuminare il nostro percorso quando dobbiamo affrontare qualche prova difficile. Ma è vero che tutti i fiori col tempo si pegano verso il sole. Anch'io spesso quando sono preoccupata o triste dico che non c'è nessuno per me.
Ma una persona c'è, e illumina.
All flowers in time bend towards the sun,
I know you say that there's no-one for you,
But here is one.