lunedì 16 gennaio 2012

Aspettando i Wilco /2

Era il periodo di emule sempre acceso a scaricare.
Era il tempo di Last.fm che con il suo scrobbling catalogava i tuoi ascolti e creava una radio personalizzata, tutto gratis ovviamente.
Era l'era degli autoradio con supporto Mp3 e pile di dischi di 600 Mega in macchina.
Era il 2005 forse o il 2006. Insomma nel pieno di una rivoluzione iniziata con Napster.
Non mi soffermo a dire i pro e i contro di internet, streaming, mp3, download. So soltanto che ho conosciuto tanta bella musica e di questo penso ne siamo tutti felici
In una di queste auto (di un amico anche lui folgorato da emule e lastfm) ascoltai il pezzo "At least that's what you said". Non sentii altro di quella band per diversi giorni ma rimasi sconvolto La canzone tutta, l'assolo lunghissimo, le chitarre impazzite, la batteria incredibilmente trascinante, il piano tappeto, mi colpì fortemente.
Per forza di cosa decisi di approfondirli questi Wilco.
Non essendo riuscito per adesso a trovare il live che me li ha fatti sentire la prima volta (aiutatemi, i Wilco suonanvano al festival "Austin City Limits" dopo l'uscita di "A Ghost is Born" ) Mi sono permesso di postarvi questa :


Concludo la storiella dicendo che dopo aver ascoltato questo pezzo passai al disco "assoluto" dei Wilco.
Tra i migliori dischi da quando Elvis firmò il suo primo contratto discografico. Era il '56

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